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​LA RISPOSTA IMMUNITARIA ALL’INSULINA POTREBBE AIUTARE A IDENTIFICARE LE PERSONE PIÙ A RISCHIO DI SVILUPPARE IL DIABETE DI TIPO 1

I ricercatori del Barbara Davis Center for Childhood Diabetes, presso l’Università del Colorado Anschutz Medical Campus, hanno scoperto che la risposta immunitaria all’insulina potrebbe aiutare a identificare le persone più a rischio di sviluppare il diabete di tipo 1.
Lo studio, pubblicato di recente negli Atti della National Academy of Sciences, ha misurato le risposte immunitarie di individui geneticamente predisposti a sviluppare il diabete di tipo 1 all’insulina naturale e ai peptidi insulinici ibridi.

Poiché non tutti gli individui geneticamente predisposti sviluppano il diabete di tipo 1, i ricercatori hanno cercato di esaminare le risposte immunitarie delle cellule T dal sangue periferico che potrebbero verificarsi prima dell’esordio clinico del diabete.

La ricerca e lo studio…

Vogliamo sapere perché le persone sviluppano il T1D e questa ricerca ha contribuito a fornire molte più informazioni e dati su quello che succede quando le persone geneticamente a rischio stanno andando verso la diagnosi clinica“, afferma Aaron Michels, MD, ricercatore responsabile dello studio, Professore Associato di Medicina presso lo University of Colorado Anschutz Medical Campus e ricercatore presso il Centro Barbara Davis. “Idealmente, vuoi curare una malattia non appena si verifica, per questo abbiamo bisogno di capire quando le persone iniziano a sviluppare una risposta immunitaria diretta contro le cellule che producono insulina“.

I Risultati…

I ricercatori hanno raccolto campioni di sangue da adolescenti geneticamente a rischio ogni 6 mesi per due anni. Le risposte infiammatorie dei linfociti T ai peptidi insulinici ibridi erano correlate al peggioramento delle misurazioni della glicemia e alla progressione verso lo sviluppo del diabete di tipo 1. I risultati indicano un importante progresso nell’identificazione precoce del rischio di diabete di tipo 1 e nella possibilità di intervento.
Oggi, esistono terapie utilizzate nelle sperimentazioni che hanno dimostrato di ritardare l’insorgenza clinico del diabete di tipo 1“, afferma Michels. “I pazienti con queste specifiche risposte immunitarie, possono trarre beneficio da un intervento immunitario che ritardi l’insorgenza del diabete di tipo 1 e, possibilmente, lo prevenga per anni“.

Inoltre, Michels afferma che questi risultati possono essere utili alla ricerca anche in altre patologie. “Il nostro lavoro si è concentrato sul diabete, ma questi risultati potrebbero avere implicazioni anche per altre malattie autoimmuni. Capire come risponde il sistema immunitario può essere cruciale nel tentativo di prevenire la malattia prima che si presentino i sintomi”.

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Fonti

University of Colorado Anschutz Medical Campus. “Immune response to insulin could identify, help treat those at risk for Type 1 Diabetes.” ScienceDaily. ScienceDaily, 8 February 2021. www.sciencedaily.com

Bibliografia

Angela M. Mitchell, Aimon A. Alkanani, Kristen A. McDaniel, Laura Pyle, Kathleen Waugh, Andrea K. Steck, Maki Nakayama, Liping Yu, Peter A. Gottlieb, Marian J. Rewers, Aaron W. Michels. T-cell responses to hybrid insulin peptides prior to type 1 diabetes development. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2021; 118 (6): e2019129118 DOI: 10.1073/pnas.2019129118.

Approfondimenti
https://www.cuanschutz.edu/